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The lead in the room

Dario Preda, Founder di Landing Pages Managera cura di Dario Preda, founder di Landing Pages Manager

Forse avrete sentito questa espressione tipicamente British: “The Elephant in the room”

È un modo di dire in inglese che viene usato quando si cita un qualcosa che tutti volutamente ignorano e che, invece, dovrebbe essere affrontato.

Il concetto che vuole esprimere è che “un elefante in una camera” non si può ignorare. Le persone, in questo caso i manager aziendali, anziché affrontare e gestire il nuovo mondo Digital fanno finta di non vederlo, anzi spesso non lo vedono proprio.

Ebbene sì, cari amici che state a sbattervi ogni giorno cercando di creare strategie fantasmagoriche per creare nuove opportunità per le vostre aziende, I LEAD NON ESISTONO.

A questa sorprendente conclusione sono giunte più di una persona, nell’ordine:

C’è un bel gruppetto di persone che lavorano in aziende diverse che pensano che l’attività Digital volta a generare opportunità “non esiste”, alias non funziona.

La domanda sorge spontanea: come o perché manager e addetti ai lavori dicono questo?

Analizziamo le singole risposte che abbiamo raccolto:

AGENTI: perché i lead non esistono?

Spesso la realtà è un’altra: gli agenti vedono (anche giustamente) i lead come dei nemici e non capiscono che non è combattendo le nuove tecnologie che conserveranno il loro posto di lavoro. I lead esistono e sono al servizio dell’agente, ma sembra che questo non interessi, anzi infastidisca.

UN RESPONSABILE COMMERCIALE: perché i lead non esistono?

Il responsabile commerciale spesso è un uomo abituato a battere i marciapiedi e vive di relazioni. Ha fatto tutta la trafila passando da agente, a capo area, a responsabile commerciale. E’ informato a grandi linee degli sviluppi della sua professione, ma non li sa ancora gestire con facilità. Spesso la scelta è fatta su cosa si conosce e non su cosa serve realmente.

UN RESPONSABILE IT: perché i lead non esistono?

Il responsabile IT è abituato all’innovazione e a prima vista sembrerebbe molto interessato, ma alla fine sentirete spesso questa frase conclusiva: abbiamo già in corso un’attività come questa. Insomma, raccoglie informazioni, ma spesso ad uso personale che non condivide in azienda.

UN RESPONSABILE MARKETING: perché i lead non esistono?

Il responsabile marketing vecchio stampo è abituato al suo tran tran quotidiano e se gli spiegate che potreste lavorare per l’azienda che rappresenta con strumenti di digital marketing, inizierà a muoversi sulla seggiola con una certa aria di sufficienza oppure smetterà di ascoltare liquidandovi con frasi tipo: interessante ma devo fare il budget e non ho tempo. Ci sentiamo più avanti.

UN TITOLARE D’AZIENDA: perché i lead non esistono?

Ma se gli spiegate che potreste lavorare per l’azienda che rappresenta, con un compenso a performance, firmerà quasi subito.

Le risposte sono tante ma tutte hanno un codice comune: l’elefante è nelle aziende, è molto ingombrante, ma la fatica di ammettere che è lì è veramente tanta e che le novità, o meglio, i cambiamenti, sono difficili da vedere.

I lead non vanno visti solo dalla propria angolazione perché, come dice un detto norvegese, si rischia di non vedere il bosco per via degli alberi. I lead, visti da ogni singola angolatura dell’azienda perdono di “interesse”, perché non si riesce a vedere l’intero elefante, visibile solo con le competenze di tutti i player.

I lead devono diventare un punto di partenza per un lavoro sinergico di tutto i membri del team. Fin che ognuno vede solo la sua angolazione, non potrá mai vedere l’intero elefante, visibile solo con le competenze di tutti messi insieme.

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